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12 Settembre 2023La storia della pizza napoletana l’ha fatta lei e tuttora, anche dopo la sua morte, nei diversi punti vendita denominati col suo nome, è possibile mangiare un’ottima pizza fritta, cotta alla perfezione e farcita con prodotti di qualità.
A Napoli mangiare una buona pizza fritta vuol dire andare da Zia Esterina Sorbillo.
La storia della pizza napoletana l’ha fatta lei e tuttora, anche dopo la sua morte, nei diversi punti vendita denominati col suo nome, è possibile mangiare un’ottima pizza fritta, cotta alla perfezione e farcita con prodotti di qualità.
La storia
Tutto ebbe inizio con Giuseppe Sorbillo, il quale ebbe 36 figli da quattro mogli diverse, nove da ognuna. Ciascuno di loro, com’è naturale, prese la sua strada. Uno di questi fu Luigi Sorbillo, classe 1907, il quale, a 17 anni, trovò lavoro in una pizzeria del Carmine e, nel 1935, decise di aprirne una tutta sua in Via dei Tribunali 35. Si sposò con Carolina, con la quale ebbe 21 figli di cui la primogenita fu proprio Esterina che, a 14 anni, era già coinvolta nell’attività di famiglia.
Durante la guerra, le pizzerie vendevano con una formula particolare, inventata proprio dai Sorbillo: “oggi a otto”, una forma di finanziamento che dava la possibilità alla gente di mangiare la pizza e pagarla dopo otto giorni.
Esterina Sorbillo visse quasi tutta la sua vita in pizzeria: la mattina preparava la pasta nel retrobottega, poi andava al borgo di Sant’Antonio a comprare i pomodori e a Porta Nolana a comprare il fiordilatte. E quando ritornava era pronta a friggere nel suo metro quadrato le pizze per tutto il quartiere. Il suo pallino fisso era quello di mantenere i prezzi bassi, in modo da permettere a chiunque di mangiare la sua pizza così speciale. Ha portato avanti il suo nome e quello della sua famiglia con onore fino alla fine ed anche oltre. Il 23 marzo 2010, infatti, Esterina Sorbillo si è spenta, lasciando tuttora vivo il suo ricordo in quelle che sono state, e sono ancora oggi, le migliori pizze fritte di Napoli. Chiunque l’abbia conosciuta, la ricorda come una donna dal grande rispetto e da una ferrea cultura del lavoro.
Oggi è possibile ricordare Zia Esterina attraverso la sua passione e la sua arte. A Napoli negli ultimi anni, infatti, hanno aperto diverse pizzerie dedicate al suo nome e dove è possibile ritrovare il sapore di una pizza fatta a regola d’arte, con ingredienti di qualità e una frittura asciutta. Ultimamente ha aperto un punto vendita anche a Milano.
Dove: Piazza Trieste e Trento, 53 Via dei Tribunali, 37 Via Luca Giordano, 35