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14 Luglio 2025Al Santobono di Napoli intervento lampo: il piccolo è fuori pericolo, ma i medici invitano alla cautela
NAPOLI — Era un pomeriggio come tanti nel centro storico di Caivano quando un ragno violino, nascosto chissà dove, ha punto alla coscia destra un bimbo di appena quattro anni. All’inizio niente dolore, solo un puntino quasi invisibile. Ma poche ore dopo quel segno si è trasformato in una macchia scura: necrosi dei tessuti, la pelle che inizia a “mangiarsi”.
I genitori, allarmati dal peggioramento lampo, non hanno perso tempo: corsa al pronto soccorso del Santobono-Pausilipon di Napoli, l’ospedale pediatrico di riferimento per l’intera regione. Qui la diagnosi è stata immediata: morso di Loxosceles rufescens, il famigerato ragno violino. Il piccolo è finito subito in sala operatoria; i chirurghi hanno rimosso le parti di tessuto già compromesse per fermare l’avanzata della necrosi.
L’intervento è riuscito e, per fortuna, le condizioni del bimbo sono buone: resta ricoverato in osservazione, ma non ci sono complicanze in vista. Nonostante il lieto fine, i sanitari non abbassano la guardia. Hanno già allertato l’Istituto Zooprofilattico di Portici e un centro specializzato di Padova per eventuali analisi sul ragno (se verrà recuperato) e per un protocollo condiviso di gestione dei casi pediatrici.
Perché con i bambini è diverso
Negli adulti un morso di ragno violino spesso provoca poco più di un arrossamento, ma nei bimbi la tossina può agire in modo più aggressivo, dando origine a lesioni profonde e in alcuni casi a complicazioni sistemiche. «Il tessuto dei più piccoli è più “fragile” — spiegano i medici — e la proporzione fra quantità di veleno e massa corporea gioca a sfavore». Da qui l’invito a non sottovalutare mai un puntino sospetto che tende a scurirsi o ad allargarsi.
Dove si nasconde il ragno violino
Specie tipica delle zone mediterranee, il ragno violino ama gli ambienti caldi, asciutti e tranquilli: crepe nei muri, cataste di legna, magazzini, garage, case disabitate ma anche abitazioni vissute (soprattutto dietro mobili poco spostati o nelle fessure dei battiscopa). Non di rado viene “trasportato” dentro cassette di frutta o scatoloni. È un aracnide schivo: di giorno resta nascosto, di notte esce in cerca di piccole prede. Il morso, in genere indolore, rilascia una tossina citotossica che può distruggere i tessuti circostanti e, nei casi peggiori, provocare febbre, nausea e malessere generale.
Come difendersi
Pulizia e ordine: eliminare ragnatele, spostare di tanto in tanto mobili e scatoloni, controllare gli angoli bui. Guanti e maniche lunghe quando si maneggia legna o vecchi materiali in garage o cantina. Frutta e verdura: scuotere cestini e cassette, soprattutto se provenienti da zone rurali o magazzini. Attenzione ai sintomi: se la puntura diventa nera, viola o molto gonfia, rivolgersi subito a un pronto soccorso.
Per il piccolo di Caivano la paura sta passando, ma la storia è un reminder per tutti: il ragno violino c’è, silenzioso, anche nelle nostre case. Prevenzione e rapidità di intervento restano le armi migliori per evitare guai seri.