La Basilica di San Lorenzo Maggiore si trova nel cuore del centro storico della città di Napoli.
Questa chiesa sorse per la prima volta nella Piazza che ora indichiamo come San Gaetano, ma che un tempo era Via Augustale, ovvero la parte della città greco-romana in cui sorgevano i mercati generali, attorno al VI secolo a.C.
Nel 1234 il vescovo Giovanni d’Aversa cedette la basilica nelle mani dei frati francescani assieme ad alcuni edifici circostanti. Quando poi, con l’avvento della dinastia dei d’Angiò, Napoli divenne la capitale del Regno Delle due Sicilie, la città venne ripresa con azioni di ri-urbanizzazione dallo stato di abbandono in cui versava in seguito al dominio di Normanni e Svevi. Fu proprio Carlo d’Angiò a volere il restauro e la ricostruzione delle chiese della città fra cui, ovviamente, la basilica dedicata a San Lorenzo.
Successivamente, la chiesa, trovandosi in una zona centralissima della vita cittadina, assistette alle numerosissime rivolte che si tennero nella città di Napoli. Ad esempio, nei moti del 1647, il campanile della chiesa, soprannominato poi “Torre di Masaniello” , venne utilizzato come fortino nel quale venivano nascoste armi e cannoni. La struttura fu protagonista anche della Congiura della Macchia, durante la quale fu conquistata dal Duca di Popoli.
La chiesa, costruita con uno stile ibrido tra il gotico francese, di chiaro stampo angioino, e lo stile francescano, è considerata un simbolo dello stile gotico a Napoli sebbene, durante gli anni, abbia subito numerosi rimaneggiamenti dovuti a terremoti o a semplici riconsiderazioni artistiche che la portarono ad acquisire diverse decorazioni in stile barocco. Fortunatamente, però, queste vennero eliminate quasi completamente in seguito all’ultimo restauro, escludendo la facciata, la controfacciata ed alcune cappelle.
La pianta della basilica, di chiaro stampo francescano, è costituita da un’unica grande navata lunga 80 metri, da un abside e da 23 cappelle laterali. L’elemento che salta più all’occhio è di certo l’abside, chiaro esempio del gotico francese, costruito con planimetria circolare e con un alto presbiterio slanciato da pilastri che aprono arcate dietro le quali si trova il deambulatorio, il quale, a sua volta, apre lo spazio a ben nove cappelle. La forma circolare dell’abside sembra quasi abbracciare l’altare maggiore, opera rinascimentale di Giovanni da Nola, sul quale è rappresentata l’immagine di San Lorenzo; immediatamente al di sotto di questa si trova la raffigurazione del martirio del santo. Alla destra dell’altare troviamo il sepolcro di Caterina d’Austria, moglie del duca Carlo di Calabria, figlio di Roberto d’Angiò.
Le cappelle laterali, che si aprono lungo la navata, sono otto per lato, principalmente realizzate in stile gotico, fatta eccezione per alcune di esse che sono espressione del rimaneggiamento della chiesa, costruite in stile tipicamente barocco.
Per quanto riguarda gli esterni, sono anch’essi realizzati in stile barocco, sebbene conservino ancora elementi tipicamente gotici come, ad esempio, il grazioso portale d’ingresso. Il campanile, teatro, come detto, delle numerose insurrezioni napoletane, è composto da ben quattro piani costruiti su pianta quasi quadrata.
Questa basilica, oltre ad essere una splendida testimonianza del barocco a Napoli ed oltre all’aver vissuto tutta la storia della città ed alcune rivolte, ha anche ospitato ed ispirato alcuni illustri personaggi.
Si racconta, appunto, che fu proprio tra le mura di questa chiesa gotica, precisamente durante la messa del Sabato Santo del 1334, che Giovanni Boccaccio vide per la prima volta Fiammetta, la donna che ispirò le sue novelle raccolte nel Decamerone. Boccaccio in persona, definì la basilica come “grazioso e bel tempo”.
Inoltre, si racconta che Francesco Petrarca soggiornò nel convento posto al fianco alla chiesa e che una sera, spaventato da un eremita che aveva predetto una forte tempesta, si unì in preghiera con i monaci.
Insomma, questa chiesa è stata, oltre che luogo di culto per la comunità, il palcoscenico di vicende, rivoluzioni e personaggi illustri ed è consigliatissimo visitarla. Inoltre, posto al suo fianco, vi è anche il Museo dell’Opera di San Lorenzo Maggiore che conserva i reperti rinvenuti durante gli scavi nella città greco-romana.
Info La basilica, sita in Piazza San Gaetano 316, è aperta tutti i giorni dalle 9.30 alle 17.00.
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