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8 Settembre 2023La chiesa viene chiamata anche Cesarea, dal nome del suo fondatore Annibale Cesareo, segretario della regia di Santa Chiara. Il complesso è realizzato in stile barocco e molto importanti sono gli arricchimenti aggiunti tra l’anno di fondazione e il 1636, quando la chiesa fu conclusa. Successivamente, furono intraprese anche delle ristrutturazioni: nel 1773 ad opera di Costantino Manni e, due anni dopo, da Tommaso Eboli.
di Alessia Giannino
Il complesso di Santa Maria della Pazienza si trova a Napoli, in Piazza Cesarea, nel quartiere Avvocata ed è stato fondato nel lontano 1601.
La chiesa viene chiamata anche Cesarea, dal nome del suo fondatore Annibale Cesareo, segretario della regia di Santa Chiara. Il complesso è realizzato in stile barocco e molto importanti sono gli arricchimenti aggiunti tra l’anno di fondazione e il 1636, quando la chiesa fu conclusa. Successivamente, furono intraprese anche delle ristrutturazioni: nel 1773 ad opera di Costantino Manni e, due anni dopo, da Tommaso Eboli.
Nel 1917 la chiesa è stata frequentata anche da San Pio da Pietrelcina, più notoriamente conosciuto come Padre Pio, il quale, qui, celebrò anche una messa. Conosciuto ed amatissimo in tutto il mondo, in quanto fu un presbitero italiano dell’Ordine dei frati minori cappuccini, la Chiesa cattolica oggi lo venera come santo e ne celebra la memoria liturgica il 23 settembre, anniversario della morte.
Struttura e opere
All’interno, la Basilica, è formata da un’unica navata e cappelle laterali, che custodiscono molte opere d’arte. Il soffitto a cassettoni è impreziosito da una grande tela, che raffigura il “Riposo in Egitto” di Giuseppe Pozzovivo. Ma oltre a questa, sono davvero tante le opere d’arte presenti e che rendono la basilica una delle più preziose di Napoli. Ci sono, infatti, i lavori di Giovanni Bernardo Lama, quali l’Ospitalità, l’Abbondanza, la Miseria, l’Onore, la Concordia, la Carità, la Misericordia, la Saggezza, la Provvidenza e la Sapienza. L’artista fu seguace di Raffaello e appartenente al rinascimento italiano.
Altri nomi rilevanti nel campo dell’arte che lavorarono per la chiesa furono Lorenzo De Caro e Nicola Malinconico. Per quanto riguarda le opere scultoree, infine, importanti sono l’altare maggiore, che fu smembrato per la ricostruzione dell’abside, e il Monumento di Annibale Cesareo, realizzato da Michelangelo Naccherino, uno dei più prestigiosi scultori dell’epoca presenti a Napoli.