I Campi Flegrei sono uno dei fiori all’occhiello della Campania: zona nota sin dall’antichità per la sua vivace attività vulcanica, occupa un’area situata nel golfo di Pozzuoli, a ovest della città di Napoli, compresa nei comuni di Bacoli, Monte di Procida, Pozzuoli, Quarto, Giugliano in Campania e Napoli.
È una zona di grandissimo valore biologico e naturale, poichè ospita Capo Miseno, il Parco sommerso di Baia, il Monte Nuovo e il Cratere degli Astroni.
In realtà, quella dei Campi Flegrei, è anche un’area ricca di siti di interesse artistico-culturale, come gli scavi di Cuma, la colonia greca più antica in Magna Grecia, famosa fin dalle origini in quanto qui la Sibilla Cumana dava i suoi oracoli, il Castello Aragonese di Baia, il Museo Archeologico dei Campi Flegrei, la Casina Vanvitelliana sul Lago Fusaro, fatta costruire dal re Ferdinando IV di Borbone come appoggio per le sue battute di caccia o di pesca sul lago, la favolosa Piscina Mirabilis, la più grande cisterna nota mai costruita dagli antichi romani, e diverse chiese.
Una di queste è sicuramente la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, che si trova a Soccavo, in via Filippo Bottazzi.
Il tempio fu costruito nel 1540, in seguito all’aumento della popolazione dovuto alla fuga degli abitanti dall’antico villaggio di Tripergole, distrutto nel sisma disastroso che determinò la nascita del Monte Nuovo, nella notte tra il 27 e il 28 settembre 1538.
Fu inglobata una piccola cappella, risalente al XIII secolo, ed elevata a parrocchia nel 1538; la chiesa fu ristrutturata nel 1775, restaurata subito dopo l’Unità d’Italia e, ancora, nel 1989.
La facciata principale, testimonianza medioevale del complesso, è formata da tre pannelli orizzontali ed ornata da un portale in piperno, un orologio a rosone circolare maiolicato, della fine del ‘700, e un pannello in ceramica vietrese raffigurante i Santi Pietro e Paolo.
L’interno è a navata unica e presenta quattro cappelle per lato; troviamo due statue lignee settecentesche raffiguranti i Santi Pietro e Paolo, una tela con la “Vergine del Soccorso sul Trono con i Santi Pietro e Paolo” , opera di Domenico Zingaro del 1509, e, sull’altare maggiore, un’altra tela con i Santi Pietro e Paolo, opera di Nicola Corvo del 1867.
La chiesa è a tutt’oggi in funzione e visitabile.
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