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15 Settembre 2023Il rione Materdei è ricco di storia e di luoghi legati alla tradizione partenopea; il toponimo deriva dalla chiesa Santa Maria Materdei, di origine rinascimentale. La parte nuova appartiene al quartiere Avvocata mentre quella più vecchia, che termina con via Santa Teresa degli Scalzi, al quartiere Stella.
Il rione Materdei è ricco di storia e di luoghi legati alla tradizione partenopea; il toponimo deriva dalla chiesa Santa Maria Materdei, di origine rinascimentale. La parte nuova appartiene al quartiere Avvocata mentre quella più vecchia, che termina con via Santa Teresa degli Scalzi, al quartiere Stella.
Non solo protagonista della storia della città, il rione ha avuto un ruolo di primo piano anche in uno dei film più famosi di Vittorio de Sica, “L’oro di Napoli“, con Sophia Loren nei panni di una pizzaiola.
Il Ritiro delle Teresiane
Del patrimonio storico e culturale di Materdei fa parte il ritiro delle Teresiane di Torre del Greco, ubicato in salita San Raffaele 3. Le teresiane, precisamente suore carmelitane missionarie teresiane, sono una congregazione nata nel 1861 a Ciudadela, a Minorca, dal carmelitano scalzo Francisco Palau y Quer, con ispirazione all’educazione della gioventù e alla cura dei malati.
Il complesso è costituito da un monastero e da una chiesa (chiesa della Santissima Concezione delle Teresiane), costruiti nel 1794, anno in cui le teresiane si trasferirono qui, dopo che l’eruzione del Vesuvio distrusse il loro convento originario a Torre del Greco. Il barone di Castro in Puglia, Gennaro Rossi, e suo nipote Giovan Battista presero molto a cuore la questione e si impegnarono per facilitare il trasferimento delle religiose, che avvenne definitivamente nel 1804.
Proprio i due baroni sono ricordati in un’epigrafe che si trova all’ingresso della chiesa facente parte del complesso. Dedicata all’Immacolata Concezione, ha una facciata molto semplice con un portale sormontato da una trabeazione, con due coppie di paraste ioniche ai lati, il tutto dominato da un timpano triangolare.
Oggi
Purtroppo, sia il monastero che la chiesa versano in condizioni di abbandono e incuria: il primo, caduto in disuso, nel 2009 è stato occupato abusivamente dal centro sociale di CasaPound (di stampo fascista), per poi essere sgomberato nel giro di un mese in seguito a forti proteste degli altri centri sociali.
Dal 2012 è sede di diverse associazioni di quartiere che gestiscono la struttura, rinominata “Giardino Liberato Materdei“.