Fino al 1994, questo prestigioso riconoscimento era riservato esclusivamente ai giocatori europei. Nonostante ciò, il talento argentino ha ricevuto il meraviglioso Pallone d’Oro dei Mondiali del Messico del 1986, segno tangibile del suo dominio e della sua abilità senza pari.

Inoltre, nel 1995, gli è stato conferito il prestigioso Pallone d’Oro alla carriera per il suo impatto indelebile nel calcio mondiale.

Dopo decenni di mistero, il Pallone d’Oro di Maradona, che era stato rubato durante una rapina al Banco di Napoli nel 1989, è stato finalmente restituito alla sua legittima proprietà. Grazie agli sforzi combinati della polizia, delle autorità dell’arte e della faida di camorra, il prezioso trofeo è stato recuperato da un nascondiglio segreto e sarà restituito alla famiglia dello storico calciatore argentino. La restituzione del Pallone d’Oro rappresenta non solo una vittoria per la giustizia, ma anche un momento significativo per il calcio e per tutti gli appassionati del “Pibe de Oro”. Il trofeo sarà ora esposto in un luogo sicuro e accessibile al pubblico, per permettere a tutti di ammirare e condividere la grandezza e il ricordo indelebile di uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi.

La scoperta del pallone d’oro è avvenuta diversi anni fa, quando un collezionista appassionato di aste, di origini franco-algerine, ha trovato l’oggetto prezioso. Era il 28 gennaio 2016 quando Abdelhamid B., esaminando un vasto assortimento di trofei sportivi, ha individuato una cassa contenente più di 150 pezzi unici. Tra questi, ha immediatamente notato una scarpa d’oro e un Pallone d’Oro che inizialmente pensava appartenesse a Johan Cruyff.

Dopo sette anni di scrupolose indagini, con l’aiuto di perizie 3D, è stata confermata l’autenticità e la provenienza del pallone d’oro rubato a Maradona, che appartiene effettivamente al leggendario Maradona, premiato nel 1986.

Dopo anni di silenzio e riservatezza, è finalmente giunto il momento di mettere il trofeo all’asta. Il suo incredibile valore storico e simbolico rende questa vendita un vero evento nell’ambito del collezionismo sportivo. Si prevede che il prezzo d’asta raggiunga cifre astronomiche, sicuramente nell’ordine dei milioni di euro. Non si tratta solo di un oggetto di grande valore monetario, ma anche di un’icona del calcio e di un simbolo della carriera straordinaria di Maradona.

La famiglia del campione argentino, tuttavia, ha espresso la sua opposizione a questa vendita. Per loro, questo pallone d’oro rappresenta un legame indissolubile con la memoria e l’eredità di Maradona. Hanno dichiarato di voler fare tutto il possibile per bloccare l’asta e mantenere il trofeo nella loro custodia.

Nonostante l’impatto emotivo e le controversie che circondano l’asta imminente, molti sono interessati all’opportunità di possedere un pezzo unico di storia del calcio. La vendita del pallone d’oro attira l’attenzione di collezionisti, appassionati di sport e investitori di tutto il mondo. Si attende con grande trepidazione il giorno dell’asta, in cui il destino di questo prezioso trofeo verrà deciso.

L’asta del prestigioso Pallone d’Oro appartenuto a Maradona è programmata per il prossimo 6 giugno, e il suo valore si stima sia straordinario, oscillando tra i 12 e i 15 milioni di euro. Tuttavia, la famiglia del leggendario calciatore non accetta questa decisione. I figli di Maradona, Diego Jr., Dalma e Giannina, sostengono infatti che il trofeo appartenga di diritto a loro come eredi legittimi: “Nostro padre desiderava avere quel pallone con tutto il cuore, e se è stato ritrovato, è meraviglioso che ora sia nelle nostre mani” ha dichiarato Diego Jr. al Corriere del Mezzogiorno, annunciando che la famiglia è pronta a combattere per il possesso del trofeo: “I nostri avvocati sono pronti ad agire, aspetteremo i risultati delle nostre ricerche e, se necessario, prenderemo provvedimenti per bloccare l’asta”.