La storia della pastiera napoletana ha le sue radici in un racconto affascinante che mescola mitologia e tradizione. Secondo la leggenda, il dolce sarebbe stato creato per la prima volta da Partenope, la sirena che avrebbe fondato la città di Napoli.

Si dice che questa figura mitica abitasse nelle acque del Golfo di Napoli e ogni primavera emergesse dal mare per donare la sua meravigliosa voce agli abitanti della città. In segno di riconoscenza, i cittadini decisero di offrire sette doni a Partenope. Questi doni erano farina, ricotta, uova, grano, acqua di fiori d’arancio, spezie e zucchero, ingredienti che furono combinati insieme per creare la famosa torta.

In tempi antichi, la pastiera veniva preparata durante le feste pagane che celebravano il ritorno della primavera. Ogni ingrediente della torta aveva un significato simbolico preciso. La ricotta rappresentava l’abbondanza, il grano cotto nel latte simboleggiava l’unione tra il mondo animale e vegetale e rappresentava l’augurio di fecondità. Le uova rappresentavano la nuova vita che prendeva forma, le spezie erano un omaggio di tutti i popoli, la farina simboleggiava la ricchezza e lo zucchero rappresentava la dolcezza della vita.

𝗨𝗻’𝗮𝗹𝘁𝗿𝗮 𝗹𝗲𝗴𝗴𝗲𝗻𝗱𝗮, 𝗶𝗻𝘃𝗲𝗰𝗲, 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗲𝗴𝗮 𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗶𝗴𝗶𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗮𝘀𝘁𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗮𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗲𝘀𝗰𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶. 𝗦𝗶 𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗲 𝗺𝗼𝗴𝗹𝗶 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗲𝘀𝗰𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮𝘀𝘀𝗲𝗿𝗼 𝗼𝗳𝗳𝗲𝗿𝘁𝗲 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗽𝗶𝗮𝗴𝗴𝗶𝗮, 𝘁𝗿𝗮 𝗰𝘂𝗶 𝗰𝗲𝘀𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝗴𝗿𝗲𝗱𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗳𝗿𝘂𝘁𝘁𝗮 𝗰𝗮𝗻𝗱𝗶𝘁𝗮, 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗼, 𝘂𝗼𝘃𝗮, 𝗿𝗶𝗰𝗼𝘁𝘁𝗮 𝗲 𝗳𝗶𝗼𝗿𝗶 𝗱’𝗮𝗿𝗮𝗻𝗰𝗶𝗼, 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗲𝗴𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗲𝗴𝗵𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗻𝗼 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗰𝗮𝗿𝗶. 𝗜𝗹 𝗺𝗮𝗿𝗲, 𝗶𝗻 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝘁𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝘀𝘂𝗽𝗽𝗹𝗶𝗰𝗵𝗲, 𝗮𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝘂𝗻𝗶𝘁𝗼 𝗴𝗹𝗶 𝗶𝗻𝗴𝗿𝗲𝗱𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝘂𝗿𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘁𝘁𝗲, 𝘁𝗿𝗮𝘀𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝗻𝗱𝗼𝗹𝗶 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗶𝘇𝗶𝗼𝘀𝗮 𝗽𝗮𝘀𝘁𝗶𝗲𝗿𝗮. 𝗢𝗹𝘁𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗹𝗲𝗴𝗴𝗲𝗻𝗱𝗲, 𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻𝗶 𝗿𝗶𝘁𝗿𝗼𝘃𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗮𝗿𝗰𝗵𝗲𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗶 𝘀𝘂𝗴𝗴𝗲𝗿𝗶𝘀𝗰𝗼𝗻𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗮𝘀𝘁𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮 𝗮𝘃𝘂𝘁𝗼 𝗼𝗿𝗶𝗴𝗶𝗻𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝗰𝘂𝗹𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗖𝗲𝗿𝗲𝗿𝗲, 𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗧𝗲𝗿𝗿𝗮, 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗴𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗲𝗿𝘁𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀. 𝗗𝘂𝗿𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝗰𝗲𝗹𝗲𝗯𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮𝘃𝗲𝗿𝗶𝗹𝗶, 𝗹𝗲 𝘀𝗮𝗰𝗲𝗿𝗱𝗼𝘁𝗲𝘀𝘀𝗲 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝘃𝗮𝗻𝗼 𝗶𝗻 𝗽𝗿𝗼𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗹’𝘂𝗼𝘃𝗼, 𝘀𝗶𝗺𝗯𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗻𝗮𝘀𝗰𝗶𝘁𝗮 𝗲 𝗱𝗶 𝗥𝗲𝘀𝘂𝗿𝗿𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗲𝗹𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝘀𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗳𝘂𝘀𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗲 𝘁𝗿𝗮𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗰𝗿𝗶𝘀𝘁𝗶𝗮𝗻𝗲. 𝗠𝗲𝗻𝘁𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗼 𝗼 𝗶𝗹 𝗳𝗮𝗿𝗿𝗼 𝘂𝗻𝗶𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗼𝘁𝘁𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗵𝗶𝗮𝗺𝗮𝗻𝗼 𝗮𝗶 𝗽𝗮𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗳𝗮𝗿𝗿𝗼 𝗽𝗿𝗲𝗽𝗮𝗿𝗮𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗲 𝗻𝗼𝘇𝘇𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗻𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗥𝗼𝗺𝗮. 𝗜𝗻𝗱𝗶𝗽𝗲𝗻𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘂𝗮 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮, 𝗹𝗮 𝗽𝗮𝘀𝘁𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗻𝗮𝗽𝗼𝗹𝗲𝘁𝗮𝗻𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗮 𝗮 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝘁𝗲𝘀𝗼𝗿𝗼 𝗰𝘂𝗹𝗶𝗻𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗲𝗹𝗲𝗯𝗿𝗮 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮𝘃𝗲𝗿𝗮 𝗲 𝗹𝗮 𝗴𝗶𝗼𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝗮𝘁𝘁𝗿𝗮𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗶𝗹 𝘀𝘂𝗼 𝘀𝗮𝗽𝗼𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗶𝗰𝗼 𝗲 𝗶𝗿𝗿𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲.