La città delle 500 chiese: così viene chiamata Napoli, per la ricchezza e la varietà dei luoghi di culto qui presenti.
Sicuramente, tra le più conosciute, rientra la Basilica di San Paolo Maggiore che, al suo interno, ospita una bellissima cappella conosciuta come Cappella della Vergine o della Purità.
San Paolo Maggiore è una basilica monumentale di Napoli situata in piazza San Gaetano, nel centro antico della città.
La basilica fu costruita sui resti del tempio dei Dioscuri, di cui restano due colonne di ordine corinzio, con i relativi architravi, che caratterizzano la facciata principale.
La cappella fu voluta per ospitare il dipinto che il sacerdote Diego Di Bernardo y Mendoza donò all’ordine dei teatini (istituto religioso maschile di diritto pontificio) nel 1641.
La tela rappresenta, appunto, la Madonna della Purità, di Luis De Morales.
Questi era un pittore spagnolo; proprio per la sua predilezione per i soggetti sacri, venne soprannominato “El Divino Morales” e la sua attività si svolse prevalentemente in Estremandura (una comunità autonoma nella parte sud-occidentale della Spagna).
In realtà, oggi l’opera è conservata nel convento e non è visibile al pubblico. Quella che si trova nella cappella, infatti, non è altro che una copia dell’originale.
I lavori alla cappella, nelle sue decorazione marmoree, furono eseguiti da Giovan Domenico Vinaccia nel 1681.
Tutto, al suo interno, richiama al tema della purità trattato nel quadro di Morales: il giglio, ad esempio, è il simbolo tipico della purezza, presente anche nelle tele di altri due artisti, ossia Massimo Stanzione e Pacecco De Rosa, note come “Natività della Vergine” e “Presentazione di Gesù al tempio“.
L’ambiente che precede la cappella è molto significativo ed evocativo: lungo la navata destra, infatti, in circolo, si trovano quattro statue che raffigurano le altrettante virtù cardinali: la Temperanza, opera di Andrea Falcone del 1675, la Fortezza, eseguita da Nicola Mazzone nel 1704, la Giustizia, probabilmente anch’essa di Mazzone e, infine, la Prudenza, ancora di Andrea Falcone, del 1675.
Da piazza Garibaldi basta prendere la metropolitana linea 1 e fermarsi a Museo o a Dante, oppure la linea 2 e fermarsi Cavour. Da qui, bisogna seguire le indicazioni per via dei Tribunali: la basilica si trova proprio a metà strada, esattamente affianco all’entrata di Napoli sotterranea e poco distante dalla famosissima pizzeria Sorbillo.
Perchè non unire, quindi, l’utile al dilettevole e approfittarne per fare un tuffo nel pieno del centro storico e gustare una delle pizze migliori della città?
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