Testimonianza del rinascimento toscano a Napoli, grazie al contributo di Giorgio Vasari, Benedetto da Maiano e Antonio Rossellino, è una delle chiese più belle di Napoli: stiamo parlando della meravigliosa chiesa di Sant’Anna dei Lombardi, detta anche Santa Maria di Monteoliveto, sita nei pressi di via Toledo, in piazza Monteoliveto n°4.
La costruzione della chiesa risale al 1411: il nome “Sant’Anna dei Lombardi” è dovuto al fatto che, nel 1799, fu ceduta all’arciconfraternita dei Lombardi, orfana della sua chiesa dedicata proprio a Sant’Anna.
Fu fondata da Gurello Origlia, protonotario del re Ladislao di Durazzo, che patrocinò la costruzione di una piccola chiesa detta di Santa Maria di Monteoliveto, affidata ai padri olivetani. Fu, poi, sottoposta a radicali lavori di ampliamento da parte di Alfonso II di Napoli e, ben presto, divenne tra le favorite della corte aragonese.
Risentì moltissimo dell’influsso toscano, dimostrando come, già all’epoca, si fosse insediato a Napoli un nutrito gruppo di mercanti, artigiani e banchieri, capaci di mettere in comunicazione mondi lontani. Proprio per questo motivo, i negoziati tra Antonio Piccolomini e gli scultori Antonio Rossellino e Benedetto da Maiano sulla costruzione e la decorazione della cappella omonima presente in chiesa, furono portati avanti dalla famiglia Strozzi, che aveva a Napoli una filiale della sua banca, attraverso cui faceva pagamenti agli artisti.
L’influsso toscano si riflette soprattutto nella struttura dell’edificio, che si presenta con grandi cappelle a pianta centrale, due delle quali, la Piccolomini e la Reale, legate all’intervento di Benedetto da Maiano.
Per il resto, è lo stile del XVII secolo a farla da padrone, andando a sostituire l’originale stile gotico, di cui restano solo alcune finestre tamponate, visibili all’esterno, e l’atrio in piperno, caratterizzato dall’arco a sesto ribassato, tipico del tardogotico napoletano.
Nel vestibolo è conservato il sepolcro di Domenico Fontana, mentre l’interno è a navata centrale con cassettonato ligneo e abside di pianta rettangolare con volta a botte. Le cappelle sono cinque per lato: dalla parte destra del vano absidale si accede, poi, agli ambienti interni della chiesa, di cui l’oratorio del santo sepolcro rappresenta il primo vano che fa da cornice al gruppo scultoreo in terracotta raffigurante il Compianto sul Cristo Morto di Guido Mazzoni, datato 1492. Procedendo ulteriormente verso l’interno si giunge alla Sagrestia Vecchia, già refettorio, che ospita gli affreschi di Giorgio Vasari.
L’artista giunse a Napoli grazie ai tanti lavori che gli furono commissionati a Roma tra il 1542 e il 1544. In città restò solo due anni (1544-1545) ma, in quel lasso di tempo, ebbe varie committenze da parte del viceré don Pedro da Toledo, da ordini religiosi e da nobili. Tra le altre opere da lui eseguite nella nostra città, troviamo il Crocifisso nella chiesa di San Giovanni a Carbonara e quattro dipinti nel Duomo di Napoli.
La sagrestia Vasari, interamente affrescata dal maestro toscano, è sicuramente il luogo dove si può ammirare meglio il suo fine e pregevole lavoro. L’ambiente si trova internamente, nella quarta cappella a destra in fondo alla navata centrale della chiesa, al di fuori del suo perimetro. Il ciclo di affreschi della sagrestia Vecchia è accompagnato anche da meravigliose e preziosissime tarsie lignee eseguite da Fra Giovanni da Verona nel 1506 (terzo ciclo dopo quello di Santa Maria in Organo a Verona e quello dell’Abbazia territoriale di Monte Oliveto Maggiore ad Asciano) e da statuette lignee raffiguranti i santi dell’ordine.
Piccola curiosità: la chiesa di Sant’Anna dei Lombardi compare, seppur solo negli esterni, in una delle scene finali della fiction di Rai 1, “Sirene”, ambientata e girata interamente a Napoli.
Muoversi con i trasporti pubblici facilita gli spostamenti nel centro città: da Piazza Garibaldi, basta prendere la linea 1 della metropolitana, scendere alla fermata Toledo e, dopo pochi minuti a piedi, si raggiunge piazza Monteoliveto.
Biglietti Percorso Museale:
Servizio accoglienza, biglietteria e visite guidate a cura della Cooperativa Sociale ParteNeapolis.
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