La chiesa di Sant’Aspreno al Porto è conosciuta anche come Chiesa di Sant’Aspreno ai Tintori, grazie agli artigiani che abitavano nel quartiere, ed è uno dei tantissimi luoghi di culto di Napoli.
È chiamata così in quanto si trova nei pressi del porto e, precisamente, in via Sant’Aspreno, adiacente al Palazzo della Borsa.
Sant’Aspreno fu il primo vescovo di Napoli e visse, tra il I e il II secolo, sotto gli imperatori Traiano e Adriano. Si racconta che il santo vivesse in una grotta e che, sopra questo ambiente sotterraneo, nel XVIII secolo, sia stata realizzata questa chiesa, più tardi restaurata su commissione del mercante Salvatore Perrella, per grazie ricevute.
Durante il Risanamento, l’intenzione era di erigere il Palazzo della Borsa proprio dove sorgeva la chiesa, ma la commissione municipale si attivò per la sua conservazione e la modifica del progetto. Ferdinando Colonna di Stigliano, nel 1892, infatti, riuscì a far rettificare una delibera del consiglio comunale sulla questione, optando comunque per la costruzione del Palazzo della Borsa, ma senza l’abolizione della chiesa. Quest’ultima fu radicalmente risistemata tanto che, dell’antica struttura, oggi non rimane più nulla, se non l’ipogeo e alcuni elementi artistici al suo interno.
La chiesa è molto piccola, tant’è che molte volte è indicata come cappella: da dopo il restauro, presenta una semplice pianta a croce latina preceduta da vestibolo, con un piccolo transetto e una cupola decorata in stile neoclassico.
Sull’altare maggiore è possibile ammirare il busto del santo ornato da ex-voto che, secondo alcune guide periegetiche ottocentesche, si trovava nell’atrio oggi inesistente. Ai piedi dell’altare si trova una grata che copre l’apertura ricavata durante il restauro del XVII secolo per dare luce all’ipogeo, dal quale si giunge attraverso una scala. L’apogeo è anche chiamato cripta o sacello di Sant’Aspreno ed è un ambiente a botte appartenuto ad un edificio termale romano di età imperiale.
Nel Duomo di Napoli c’è una cappella intitolata al Santo, dove si trova l’urna con le sue spoglie ed è possibile vedere una fenestrella confessionis, chiusa da una grata, dove i fedeli inseriscono la testa, per essere guariti dall’emicrania. Sant’Aspreno, infatti, ha fama di curare una serie di malattie ossee.
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