Le sue prime esibizioni si sono svolte in teatro, dove ha creato performance divertenti adattando testi alle melodie di canzoni famose. La sua fama è cresciuta nel 1994, quando ha partecipato al Maurizio Costanzo Show in televisione e ha preso parte come ospite fisso al Festivalbar. Poi, nel 1996, si è esibito al Festival di Sanremo, raggiungendo il tredicesimo posto con la sua canzone "Alla porta".
Questo brano sanremese è stato incluso nell'album intitolato "Il mago di Azz", mentre nel 1997 è uscito "Coiote interrotto", che include anche un brano dedicato a uno dei suoi idoli, Totò.
Nel 2002, l'uscita dell'album "L'osceno del village" ha segnato una svolta nella sua carriera, passando da un cantante di cabaret a un cantautore impegnato. Nel 2004 è stato pubblicato l'album "Where is the individual?", nel quale ha continuato il percorso tracciato dal suo lavoro precedente. I testi di Federico Salvatore mescolano comicità e satira. La sua satira si concentra principalmente sulla realtà napoletana, in cui il cantante dipinge gli aspetti quotidiani con un tocco di ironia.
Il "cantattore", come amava definirsi Federico, che ha preso spunto da artisti come Giorgio Gaber e Fabrizio De Andrè, ha saputo fondere la tradizione culturale napoletana con il suo sapere, attingendo da autori come Basile, Di Giacomo, gli Squallor e Pino Daniele. Purtroppo, Federico Salvatore non è più con noi. Era un vero artista, colto e popolare, una combinazione rara. Ogni parola, ogni strofa che scriveva e cantava era frutto di profonda riflessione, influenzata dalla cultura popolare e da una grande erudizione. Il suo album "AZZ...", pubblicato nel 1995, ha venduto oltre 700.000 copie, ricevendo due Dischi di Platino. Da allora, ha regalato al pubblico brani tormentoni di successo e piccoli capolavori come "Napolitudine" e "Sulla porta". Federico Salvatore è stato un evocatore di storie contemporanee, bilanciando denunce sociali con momenti poetici, offrendo all'ascoltatore un'esperienza di montaggio cinematografico sonoro.
Purtroppo, Federico Salvatore ci ha lasciato il 19 Aprile 2023, ma il suo ricordo e la sua musica rimarranno per sempre nei cuori di chi ha avuto il privilegio di ascoltarlo. È stato un artista vero, colto e popolare, che ha saputo coniugare il sapere della tradizione con la modernità del suo tempo. La sua eredità artistica continuerà ad ispirare e a far sorridere generazioni future.