Ciciniello viveva di elemosina e faceva piccoli servizi per sopravvivere. Ringraziava sempre le persone con la frase "A Maronna t'accumpagna!".

Nonostante le difficoltà, Ciciniello trovava rifugio nella chiesa di San Gennaro, dove pregava il Rosario. Aveva gioia nel cuore nonostante le avversità. Durante l'inverno, il parroco della chiesa gli offriva un pasto caldo e un letto caldo per la notte. Ciciniello lo ringraziava sempre augurandogli ogni benedizione.

Purtroppo, Ciciniello si ammalò di polmonite e fu ricoverato nello stesso ospedale dove chiedeva l'elemosina. Le cure non funzionarono come sperato e Ciciniello chiese al medico di far leggere la Passione di Gesù. Sentiva che la sua fine si avvicinava e voleva avere accanto Gesù e Maria, che tanto amava. Il medico acconsentì alla sua richiesta e una donna con il Vangelo in mano si avvicinò al suo letto. Lesse la Passione di Gesù secondo Giovanni in modo dolce e calmo. Un'infermiera rimase sorpresa nel vederla, poiché non era ancora orario di visita.

La vita di Ciciniello era appesa a un filo e i medici erano impotenti. Tuttavia, il bambino aveva un sorriso di grazia e pace sul viso, dicendo che era la Madonna che lo accompagnava e non lo aveva mai lasciato solo. Ciciniello morì in pace e l'infermiera che entrò nella sua stanza percepì un intenso odore di rose, segno della presenza di Maria.
“Chesta vota e a’ Madonna ca’ me accompagna, è ca’ e nun me ha lassato sul nu’ minuto”