Gioacchino Murat è stato il cognato di Napoleone Bonaparte e re di Napoli dal 1808 al 1815. La sua vita avventurosa e controversa è stata oggetto di molte storie e leggende popolari, ma anche di studi storici approfonditi. Oggi, il 13 ottobre, si commemora il 199º anniversario della sua morte.


Nato nel 1767 nella città corsa di Bastia, Murat si arruolò nell'esercito francese giovanissimo e partecipò a numerose campagne militari, guadagnandosi la reputazione di un abile e coraggioso comandante. Nel 1796, durante l'invasione francese dell'Italia, Murat si distinse particolarmente nella battaglia di Rivoli, meritando l'attenzione e la stima di Napoleone, che lo nominò generale.


Nel 1808, Napoleone nominò Murat re del Regno di Napoli, che era stato creato dopo le guerre napoleoniche come stato satellite dell'impero francese. Murat svolse un ruolo attivo nella modernizzazione e nell'amministrazione del suo regno, intraprendendo importanti opere pubbliche e migliorando le condizioni dei contadini e dei lavoratori.


Durante il periodo del regno di Murat, Napoli fu anche un importante centro culturale e artistico, con l'apertura di accademie e teatri. Murat mantenne però anche un atteggiamento autoritario, sopprimendo le rivolte popolari e reprimendo le libertà civili.