Durante la riunione del 27 e 28 ottobre, la Commissione Grandi Rischi ha concluso che la situazione generale suggerisce la possibilità concreta di ulteriori sviluppi nei processi in corso.

Di conseguenza, la commissione ha raccomandato un rafforzamento delle attività di sorveglianza e prevenzione, insieme a un potenziamento degli esercizi pratici, in previsione di un'eventuale necessità di adottare rapidamente misure di allerta più rigorose. Queste parole sono state pronunciate dal ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, durante la sua testimonianza alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati riguardo ai Campi Flegrei.

Negli ultimi tempi sta circolando online l'informazione riguardo a una nuova ricerca sull'esistenza di magma a profondità relativamente basse nei Campi Flegrei. Il documento in questione, intitolato "Magma Chamber Dynamics at the Campi Flegrei Caldera, Italy," non rappresenta una scoperta recente: è stato reso pubblico l'8 febbraio 2022 da un gruppo di vulcanologi composto da Chiara P. Montagna, Paolo Papale e Antonella Longo, operanti presso la sede dell'INGV a Pisa. Tuttavia, cerchiamo di comprendere esattamente ciò che viene esposto in questo studio.

Secondo le valutazioni degli esperti, il sistema vulcanico dei Campi Flegrei potrebbe ospitare serbatoi di magma parzialmente privi di gas e situati relativamente in superficie, ad una profondità di poco più di due chilometri. È plausibile, inoltre, che vi siano diverse camere di magma a profondità variabili, le cui dimensioni e forme possono differire considerevolmente.

Una rappresentazione schematica del sistema vulcanico superficiale dei Campi Flegrei è stata fornita nel lavoro. Gli studiosi non escludono la possibilità che questi serbatoi siano interconnessi, il che suggerirebbe la possibilità che il CO2 risalga dai livelli più profondi di magma e si riversi nuovamente nelle regioni superficiali.

Per giungere a tali conclusioni, i ricercatori hanno analizzato diversi dati utilizzando modelli matematici, includendo la composizione delle fumarole e quella dei minerali presenti nella zona. È importante sottolineare che, essendo basato su un modello, lo studio ha dei limiti che gli stessi esperti hanno evidenziato nelle conclusioni:

"Le simulazioni numeriche attuali sono coerenti con una serie di osservazioni sul vulcanismo della Caldera dei Campi Flegrei (e in misura limitata di altri prodotti vulcanici in tutto il mondo), sebbene non siano in grado di descrivere dettagliatamente tutti i processi all'interno di un complesso sistema magmatico profondo."

È essenziale mantenere la calma in situazioni del genere. Sebbene lo studio ipotizzi l'esistenza di magma superficiale, ciò non implica necessariamente un'eruzione imminente, né fornisce indicazioni precise sulla sua potenziale intensità.

Per rimanere informati, è fondamentale fare affidamento sulle comunicazioni ufficiali provenienti da enti qualificati, come l'INGV o la Protezione Civile.