
Donna Regina, Donn’Albina e Donna Romita
10 Aprile 2024
Palazzo Troise
10 Aprile 2024Il palazzo è stato costruito nel luogo dove un tempo sorgeva il quartiere San Giuseppe-Carità, demolito negli anni trenta del XX secolo.

All’ultimo piano del palazzo si trova la sede principale dell’emeroteca Tucci, dedicata a Vincenzo Tucci, giornalista de Il Mattino. Il progetto dell’edificio fu avviato nel 1928 su iniziativa del ministro delle Comunicazioni dell’epoca, Costanzo Ciano, attraverso un concorso a cui parteciparono famosi architetti dell’epoca. La costruzione vera e propria fu completata tra il 1933 e il 1936, e l’inaugurazione ufficiale avvenne il 30 settembre di quest’ultimo anno, con la presenza del ministro Antonio Stefano Benni.
Il progetto vincente fu quello dell’architetto Giuseppe Vaccaro, originario di Bologna, che creò un modello in stile storico e monumentale, simile a quello di Marcello Piacentini. Durante la fase di realizzazione, l’architetto Gino Franzi collaborò con Vaccaro per apportare alcune modifiche al progetto originale, trasformandolo in un esempio di architettura razionalista e funzionale.
Durante la costruzione del palazzo, i due architetti dovettero affrontare alcune limitazioni date dalla conformazione urbana dell’area, che influenzarono notevolmente il loro lavoro: di conseguenza, la pianta dell’edificio risultò irregolare e l’altezza fu determinata dalla presenza del vicino chiostro di Monteoliveto. Inoltre, un altro vincolo architettonico fu dato dalla presenza di un loggiato rinascimentale incorporato nell’edificio stesso.
Il 7 ottobre 1943, pochi giorni dopo le Quattro Giornate di Napoli, il Palazzo delle Comunicazioni fu gravemente danneggiato da violente esplosioni nella parte ovest, che causarono la morte di 30 persone, 84 feriti e ingenti danni materiali. I nazisti, mentre stavano lasciando la città a causa dell’avanzata degli Alleati da Salerno, avevano piazzato ordigni esplosivi nell’edificio, programmatisi di far detonare in seguito.